UN, DOS, TRES LA DANZA DI DUATO

di EMANUELA CASSOLA

La Danza di Nacho Duato, coreografo spagnolo, nato a Valencia nel 1957, cattura l’attenzione del folto pubblico accorso al teatro Regio di PARMA, con un trittico carico di contenuti emotivi evocativi e narrativi sociali, non privi di riflessioni.

Juan Duato Barcia, “ Nacho”, solo sul finire del secolo, si impone come talentuoso ballerino e coreografo, diventando, nel 1991, Direttore della prima Compagnia statale spagnola, la Compagnia Nazionale di danza, CND, già fondata nel 1979 (Delfin Colonè).

Nacho, muove i primi passi nella prestigiosa scuola Rambert School di Londra, già diciottenne, senza nessuna specifica nozione di danza alle spalle, disposto a qualsiasi tipo di sacrificio, per sostenere il costo degli studi accademici, lavorando come commesso nei supermercati o come modello per laboratori di scultori.

Bejart e il MUDRA di Bruxelles prima, e poi New York all’Alvin Ailey Dance Center, pongono le basi per la successiva carriera di Duato, presso il Cullbert Ballet di Stoccolma dove incontra Mats Ek, direttore e coreografo, insieme alla moglie e ballerina Ana Laguna. Il passo poi è breve , alla corte di Jiri Kylian e al Nederland Dans Theater.

La Cifra stilistica poliedrica e ben strutturata di Duato, si evidenzia nella matrice coreografica della triade rappresentata , in prima nazionale, sul palco scenico all’interno della rassegna Parma Danza, con le movenze medio orientali di Gnawa, sulle note ipnotiche del Magrheb;nella preghiera devota alla Madonna nera , con O Domina Nostra ; nella denuncia contro ogni tipo di droga con White Darkness.

La Compagnia, diretta da Hervè Palito, impegnata in una lezione aperta al pubblico, ci regala un momento intimo nel quale condividere gli attimi precedenti alla preparazione dello spettacolo, con esercizi tecnici di riscaldamento alla sbarra e al centro palco. Ed è in questa atmosfera che vengono carpite le parole del maestro ripetitore invitato, Carmen Rosenstraten “ è stimolante lavorare con i ballerini di questo ensamble, per la loro energia e polidricità “…così come per lo stesso Direttore artistico Palito, tenere tra le mani l’eredità di Nacho Duato.