InFonopoli, il nuovo, doppio, numero

Sono in distribuzione, per i soci dell’Associazione, i nuovo numeri di InFonopoli!

PACE

La pace è sempre in pericolo. C’è chi nasce e muore senza conoscerla.Questa stagione difficile ci dimostra che non ci sono zone o realtà immuni alla guerra e alla violenza.
La pace non ci è data in natura ma deve essere costruita ogni giorno. E la pace non è solo assenza di guerra. È una condizione dell’anima, è comportamento collettivo e individuale, è condizione politica.
Ha dimensione personale, politica, microsociale e macrosociale. E non è solo disposizione alla non-guerra, ma ai diritti umani, al dialogo, all’intercultura, alla legalità, alle pari opportunità, alla solidarietà,
alla giustizia, al rispetto per l’ambiente. “È raro che i bambini giochino alla pace perché gli adulti da sempre fanno la guerra” scrive Bertolt Brecht.
Educare alla pace è una responsabilità di tutti. Sistema e istituzioni stanno vivendo una fase di regressione  e imbarbarimento; educare è sempre più difficile.
La scuola ha il dovere di costruire un’alternativa, una difesa e un’occasione di rilancio, accettando le sfide della contemporaneità. Deve fornire fonti di informazione alternative e alimentare la coscientizzazione di tutti, senza mai mortificare la creatività del singolo. È necessario che l’educazione alla pace entri in maniera permanente nell’offerta formativa della scuola; che il suo messaggio torni a corroborare i programmi televisivi, a offrire modelli di comportamento negli stadi e nei palazzetti; che diventi virale nei social, che informi film e canzoni, che indirizzi le attività ludiche e ricreative sin dalla prima ora.
Perché tutti noi, come il poeta Andrade, aspettiamo un giorno più puro degli altri, dove il frumento crescerà sui resti delle armi distrutte.

Questo numero di Infonopoli vuole essere un fiore nella bocca del cannone, attraverso testimonianze ed esempi di pace, che arrivano da tanti artisti e da tante latitudini.

L’Arte vede prima. L’Arte già vede la pace che stiamo sognando.

CORAGGIO

Tra le bellissime ed eterne pagine de Il piccolo principe di de Saint-Exupéry, si leggono queste illuminanti parole: «Se vuoi costruire una nave, non devi per prima cosa affaticarti a chiamare la gente a raccogliere la legna e a preparare gli attrezzi. Prima risveglia negli uomini la nostalgia del mare lontano e sconfinato.” In questo difficile tempo ci vuole coraggio. Il coraggio delle idee e delle azioni. Ma più che un coraggio offerto alla temerarietà ci vuole il coraggio di essere quello che si è, con le nostre fragilità e le nostre differenze.
Il coraggio non può essere contraffatto, è il primo requisito dell’individuo libero, è la capacità di mostrare agli altri i propri sogni, è l’accettazione della paura senza per questo piegarsi ad essa. È resistere un minuto in più degli altri, è ridere nel pianto, è avere occhi sempre nuovi, è abbracciare la sofferenza e cantare nella fatica.
Bisogna avere il coraggio di essere uno e di non essere folla. Perché la folla è un gregge guidato quasi sempre dall’istinto, e i suoi atti subiscono molto più l’influenza della pancia che quella del cervello e del cuore. La folla delega le sue scelte, perché scegliere è difficile, comporta angoscia, rinunce. Ma il coraggio può guidarci. E portarci in salvo.

Al coraggio è dedicato questo numero di Infonopoli. Un invito a scegliere, a schierarsi, a reclamare con forza il nostro posto nel mondo, qualunque sia il nostro credo, la nostra cultura, il nostro genere, la nostra bandiera.

Perché, come scrive Sthendal, “L’amore è un bellissimo fiore, ma bisogna avere il coraggio di coglierlo sull’orlo di un precipizio.

All’interno dei numeri
I servizi su Zerosettanta e Atto di Fede, le interviste a Peppe Vessicchio, Neri Per Caso, Tv Boy (autore delle opere di copertina di questi numeri) e Giacomo Voli. Il racconto dell’ultimo tour di Ron, il progetto discografico di Mariella Nava, Rossana Casale e Grazie di Michele. Il ricordo di Claudia Arvati e Marina Marfoglia. I numeri si completano con ulteriori servizi su musica, cinema, teatro, le arti figurative sulle tematiche legate al concetto di pace di coraggio.