NOTRE DAME DE PARIS opera popolare

di EMANUELA CASSOLA

Entusiasma l’energia prorompente del cast della opera popolare in due atti, Notre Dame de Paris, giunta al suo decimo anniversario di repliche teatrali, in scena presso il Regio teatro di Parma. . Tratta dall’omonimo romanzo di Victor Hugo, conferma nel tempo , il sodalizio professionale tra i produttori, Zard-Talar, il musicista Riccardo Cocciante e Panella per la versione in italiano delle liriche, con la regia di Maheu e le coreografie acrobatiche di Muller.

La storia ambientata nel 1482, ai piedi dell’austera cattedrale, riflette sui temi attualissimi della moralità della chiesa, dell’etica della giustizia e dell’integrazione sociale dello straniero e del diverso.

Nell’ambientazione storica,, le Arti e le Scienze, sono motivo di lotta interna tra il potere temporale della chiesa, i regnanti e il governo militare. Il Rinascimento alle porte, pone le basi per una riflessione attorno all’uomo.

Galileo Galilei, Leonardo da Vinci , Martin Lutero, Guttemberg, Savonarola, Cristoforo Colombo e Nostradamus, sono figure apparse in quest’epoca, portatori di innovazioni, trasformazioni, invenzioni, alla scoperta di nuovi mondi.

Da una frase “ ananche”, ritrovata in una delle torri della cattedrale incisa nel muro a lettere maiuscole greche, si ispira la trama dell’opera tragico romantica dalle pennellate struggenti.
Una Compagnia giovane e tecnicamente impeccabile, propone in scena un ventaglio di personaggi dai colori intensi, L’interpretazione di Esmeralda , portata al successo da Lola Ponce, e di Giò di Tonno nei panni del gobbo Quasimodo, dal timbro di voce inconfondibile, si amalgamano con gli altri personaggi, il prete Frollo, Grisgoire, Clopin, Febo, e Fiordaliso , appassionati tanto quanto il corpo di ballo , capaci di coinvolgere il pubblico nel canticchiare il ritornello….” È tempo delle cattedrali”…