CORPOMBRA l’ombra dell’oggetto di ARTEMIS-Casadei

di EMANUELA CASSUOLA

La nutrita esperienza della Compagnia ARTEMIS Danza, compie il suo viaggio introspettivo attraverso il transfert dell’ombra (Bollas) In Indonesia, incontrando un’altra cultura, meta di residenza artistica, quale medium attivo della coreografa Casadei, per la nuova produzione coreografica CORPOMBRA. Operazione stilistica che vede coinvolti sei danzatori, sei sagome e il gioco della proiezione delle ombre, antica arte teatrale, realizzata proiettando figure articolate su uno schermo opaco semi trasparente, illuminato posteriormente per creare l’illusione di immagini in movimento. Queste forme di spettacolo diffuse in varie culture, sono presenti ai nostri giorni con Compagnie di teatro d’ombra, in oltre 20 Paesi. Il sodalizio è presto detto. La coreografa Casadei, si avvale della preziosa collaborazione del Teatro Gioco Vita, presente in Italia dal 1978, impegnato nella produzione di differenti spettacoli che hanno come tema il contatto tra le ombre, le paure e il mondo dell’infanzia, coadiuvato dalla lunga collaborazione dell’illustratore Emanuele Luzzati. La nostra ombra, il nostro doppio, diventa il legame, il filo conduttore il dialogo tra due mondi e più culture. Senza “ombra” di dubbio, il tramite, per raccontare e comunicare con i corpi, i silenzi, le movenze lente e marziali, i sorrisi e la ritmicità musicale della tradizione di Bali.. Nella tradizione g i a v a n e s e , il teatro delle ombre, è diffuso con il nome di w a y a n g k u l i t Dove wayang significa ombre, immaginazione, e kulit pelle., con riferimento alla pelle animale di cui sono fatte le figure animate per mezzo di bacchette.. Questa forma d’arte che in Indonesia può durare anche tutta la notte, rappresentando storie mitologiche, racconti morali, battaglie tra il bene e il male, viene spesso accompagnata dal g a m e l o n , , la musica tradizionale basata sulle percussioni. Cucito dentro le fuori la tradizione, i corpi nudi dorati di pennellate sfuggenti dei danzatori, si rendono al tempo stesso soggetto ed oggetto nel processo di trasformazione dell’ombra. Corpombra, un’infusione di plastiche figure. Animata da una flebile luce che rende appariscente in alcuni casi le sagome inanimate, e bidimensionali le proporzioni corporee in movimento, per uno scambio di gioco tra le parti. La cifra stilistica della coreografa Casadei, invita a lasciarsi penetrare da un’inconsistente ombra , che prende forma nei codici del linguaggio corporeo assoluto. Primma assoluta al Festival di Ravenna , Fabula in Festival, per la 22esima edizione.