COPPELIA, EROINA FEMMINISTA

di EMANUELA CASSOLA

La stagione al Regio Teatro di Parma, apre la Rassegna ParmaDanza, con una prima Nazionale, che vede, in scena la Compagnia Aalto Ballet Theater di Essen, con la versione coreografica di Roland Petit, ed un giovane Direttore Artistico Ben Van Cauwenbergh, sulle note originali di Leo Delibes, scenografie e costumi di Ezio Frigerio e un assistente di coreografia d’eccezione, Luigi Bonino, già interprete , nel 1975, del ruolo di Coppelius, voluto fortemente dallo stesso Petit.Il medesimo ruolo, del Mago inventore, viene affidato, in seconda serata, al convincente Tomas Ottych, ironico e malinconico, attento esecutore del personaggio, nella rinnovata partitura coreografica del Maestro Petit, di cui, la cifra stilistica, è un segno linguistico distintivo del movimento di moderna concezione della danza.Frizzante l’Ensamble, nella caratterizzazione dei personaggi ambientati a fine ‘800 in un’atmosfera da operetta e carillon, così come le sei amiche del personaggio di Swanilda, affrontano la pantomimica con naturale rappresentazione della realtà, di un’epoca opacizzata in trasformazione.La musica pittoresca include la czardas, una danza ungheresee e la mazurka, una danza polacca, diventati popolari nelle sale da ballo dell’’800, vennero introdotti per la prima volta nel balletto. L’interprete di Swanilda è affidato alla ballerina solista Adeline Pastor, forte di tecnica delle punte e piroettes dai solidi à plomb, evidenzia una sosta nel lavoro artistico presso la Compagnia di Alicia Alonso a Cuba, senza perdere la grazia del portamento delle braccia tipicamente di scuola francese. Nel 1885, a Mosca al Teatro dell’Hermitage, il ruolo di Coppelia, la ragazza dagli occhi di smalto, fu interpretato dalla parmigiana Virginia Zucchi, con la coreografia originale di Arthur Saint Leon, entusiasmando la corte dello Zar, per il suo accattivante temperamento. In fondo, qui, il coreografo Petit innalza ad eroina il ruolo femminile, nei confronti di un fidanzato credulone come il personaggio di Franz, e di “ un uomo di potere “, come il Mago Coppelius; è la rivincita della condizione della donna , il riscatto sociale, che fino ad allora ha relegato la donna nel ruolo di bambola e serva devota, e che solo con il movimento femminista ha potuto dare voce ai propri diritti Ovazioni dal pubblico, in testa il Primo cittadino, il Sindaco Vignali, accolgono con grande affetto la Compagnia di Hessen, nonostante l’enfasi della chiusura di un passo, abbia fatto scivolare a terra nel terzo atto, il primo ballerino, Breno Bittencourt, atletico e virtuoso, poco prima di suggellare il lieto fine del balletto.