GIACOMO ROVERO UNA NUOVA STELLA DELLA DANZA

by Emanuela Cassola Soldati

Il teatro Municipale di Piacenza, apre i battenti alla Stagione della Danza in cartellone con LesEtoiles Junior a cura di Daniele Cipriani, ormai collaudato marchio di garanzia per Gala internazionali delle stars del balletto mondiale. Accorse le autorità, in primis la Sindaca di Piacenza, Patrizia Barbieri,la Sovrintendente e Direttore Artistico Cristina Ferrari, la regista e coreografa Giuseppina Campolonghi, alcune maestranze del teatro alla Scala, l’etoile e maitreduballet Laura Contardi,  la stampa locale e nazionale, tra cui la redazione di inFonopoli.

Giacomo Rovero, non più promessa, ma certezza della danza, con trepidante emozione introduce un ventaglio di giovani artisti tersichorei acclamati da un pubblico generoso di applausi, in un teatro sold out per la grande occasione, convenuto per festeggiare il proprio beniamino piacentino.

Nella versione simile al Bolle and Friends, Rovero e i suoi giovani straordinari amici-colleghi, hanno dato vita ad un susseguirsi incalzante di passi a due e assolo, con forza energizzante ed elevazione tecnica, proprie di un’età anagrafica che rende possibile virtuosismi di mirabile bellezza, specifico del balletto classico e dello stile contemporaneo, altalenando un’interpretazione scenica più o meno evidente, in ogni singolo ballerino, coadiuvati dalla voce narrante di brani shakespeariani.

Rovero, già vincitore dello Youth America GrandPrix YAGP nel 2011, Artist del Royal Ballet di Londra dal 2017, è stato selezionato da Forbes Italia tra i 100 under 30 emergenti nel 2018,  e da Forbes Europe tra i 30 under 30 europei più influenti nella categoria Art&Culture nel 2019.

Brillante ed eclettico, Rovero incarna perfettamente le sembianze di “danseurnoble” nella parte di Romeo a fianco di una deliziosa Giulietta, Leticia Dias, anch’essa promessa del Royal Ballet, per poi calarsi nello stile contemporaneo minimale del coreografo Wayne Mc Gregor.

In scena quindi l’eccellenza della danza delle nuove generazioni, ma soprattutto la matrice scolastica da cui provengono, sinonimo di Alta formazione  : Nicola Del Freo, Maria Celeste Losa, Mattia Serpenboni, forti del teatro alla Scala; Daniele Di Donato e Luisa Beluzzi in seno al teatro S.Carlo di Napoli; dallo Stuttgart Ballet, Diana Ionescu e Matteo Miccini; Gabriele Fornaciari medaglia d’oro Young Ballet of the World, ammirato in strepitosi assolo e non ultimo la potenza dinamica di Daniel Rittoles del Ballet Nacional de Cuba.