VISTI DA…

di MICHELE FRATERNALI

Il discorso del re 

Un re deve abdicare a favore del fratello balbuziente, un logopedista cerca di aiutarlo, Ma un balbuziente all’epoca della radio può governare con alle porte un nemico che vuole una guerra? Prove d’attori maiuscole per un film storico incalzante e pungente, che è anche una trascinante commedia in classico stile british sulla psicanalisi. Gli ambienti sono ricostruiti attentamente e la regia è sempre misurata ed elegante, mantenendo un buon equilibrio tra le esigenze di una ricostruzione storica credibile e di sequenze più coinvolgenti emotivamente, senza mai risultare ridondante. Da vedere assolutamente, soprattutto in questo momento storico dove il potere e l’importanza della parola sembrano essere stati dimenticati o hanno assunto connotazioni distorte.

 

Source code 

Un veterano della guerra in Afghanistan si risveglia su un treno di pendolari senza avere la benché minima idea di come ci sia arrivato. Nulla di più si deve sapere se si vuole godere appieno di una delle opere maggiormente convincenti nel panorama fantascientifico made in USA. Nonostante l’idea centrale sia molto celebrale e la messa in scena calcolata come una bomba ad orologeria, Source code è un opera palpitante e suggestiva, un action movie che mescola cibernetica, fantascienza e fisica quantistica, con riferimenti evidenti all’opera hitchcockiana, dove non tutto torna, ma questo fa parte del gioco e lo rende ancor più affascinante. La realtà parallela e i viaggi nel tempo non sono certo una novità, ma il regista riesce nell’ardua impresa di non risultare retorico o ancora peggio prevedibile. Il film avrebbe meritato una maggiore attenzione da parte della critica e del pubblico, ma non mancherà di diventare nel suo genere un piccolo cult. Tenete d’occhio Duncan Jones, perché di registi con uno sguardo così attento e intelligente non ce ne sono molti nel cinema moderno.


Il truffacuori

Alex seduce le donne infelici e poi le pianta per mestiere. Non sbaglia mai un colpo, finché non incappa nella solita bellissima e ricchissima che vuole sposarsi in Costa Azzurra. Commedia giallo – rosa francese con inserimenti tecnologici di matrice americana. Il film di certo non è il massimo dell’originalità e non tutto è proprio così imprevedibile, ma è divertente e non mancano trovate efficaci di sceneggiatura. E poi Duris è perfetto, i comprimari lo stesso e la regia è scrupolosa e il divertimento assicurato.