VISTI DA…

di MICHELE FRATERNALI

Kong fu Panda 2 

Il Panda Po scoprirà le sue origini e dovrà difendere il kong fu da chi ha capito che con la polvere da sparo si può fare ben altro che i fuochi d’artificio. Tutto si può dire su questo secondo capitolo, ma non che non sia coraggioso, perché rispetto all’originale non si presenta come un prodotto per fare cassa, realizzato servilmente sull’onda del clamoroso successo dell’altro. La storia è fin troppo seria e la Dreamworks sembra voler avvicinarsi sempre più alle coraggiose scelte stilistiche e tematiche dell’avversaria Pixar, in una sana competizione verso standard qualitativi di livello che non potrà che giovare ad entrambe le case di produzione. Il film non è certo perfetto, perché ad esempio stavolta i personaggi di contorno vengono relegati ad un ruolo fin troppo di secondo piano e a risentirne è il ritmo narrativo, ma ha dalla sua il pregio di un’estetica ben delineata, assai tetra e arricchita da numerose citazioni cinematografiche. Kong fu Panda 2 fonde in sé lo stupore con la definizione dell’alta tecnologia, gag e straordinari numeri di lotta e lascia ben sperare per un terzo capitolo, che visto l’epilogo non tarderà ad arrivare.


 

Le amiche della sposa 

La single frustrata Annie in occasione delle nozze della sua migliore amica dovrà affrontare parecchi problemi con la nuova amica della sposa, con due coinquilini inquietanti ed alquanto irritanti, con una madre paternalista, un amante decisamente volgare e il suo datore di lavoro. Una straordinaria Kristen Wiig trascina le altre cinque “ragazzacce” nei preparativi del matrimonio della sua amica d’infanzia. Ed ecco allora donne che si sbronzano, parlano di sesso come scaricatori di porto, hanno improvvisi problemi corporali, ma soprattutto (forse?) si odiano. Le amiche della sposa inizia in maniera fulminante, eccitante, esilarante, talmente intelligente che se si è italiani e ci si trova a recensire commedie come queste, non si può che provare una certa invidia, perché dalle nostre parti un cinema declinato al femminile così ben scritto, diretto, interpretato e di successo ce lo sogniamo col binocolo. Finalmente sul grande schermo appaiono donne vere e non patinate, che si innamorano, si detestano, che fanno sesso e ridono alle fino alle lacrime e che parlano di uomini e non con assoluta franchezza. Sono dolci e romantiche, volgari e perfide, invidiose e indifese e possono essere colpite da diarrea, proprio come i maschi. Una lotta dei sessi cinica, brutale, ma sincera e piena della speranza che uomini e donne prima o poi si possano incontrare in armonia. Consigliato soprattutto agli uomini eterosessuali, che non potranno che imparare … e molto!