URTO, INQUIETUDINE E AMORE

Il mio nuovo album Ego

di Vincenzo Incenzo

È uscito nei negozi di dischi, sulle piattaforme streaming e in digital download il mio secondo album da cantautore, “EGO” (Verba Manent / distribuito da Artist First), un disco romantico e politico, in cui come mai mi sono messo a nudo, raccontando tutta la mia rabbia, il mio spaesamento sociale e il mio bisogno d’amore in questo presente smaterializzato, che non ha più identità, voce e differenze.

Siamo dentro un tik tok planetario in cui ci neghiamo il diritto di parola e usiamo espressioni e comportamenti indotti in un minutaggio delimitato. Io credo che l’uguaglianza abbia valore tra diversi, mi spaventa l’uguaglianza tra eguali. EGO è il mio urto, a volte doloroso, a volte commosso, a volte passionale, con chi mi passa accanto.

La mia inquietudine politica, il mio studio “matto e disperatissimo”, tutto l’amore che sento in questa stagione della vita, sono finiti in questi versi e in queste musiche, nate in giro per il mondo, per un’opportunità misteriosa che mi è stata concessa dal destino appena in tempo nei mesi prima della pandemia. Un progetto pensato a 360 gradi, arrangiato da Jurij Ricotti (Bocelli, Queen, Dua Lipa, Ariana Grande, Il Volo) e curato nella grafica da Alessandro Palmigiani; forse il congiungersi definitivo di tutte le mie esperienze artistiche: musica, teatro, letteratura e pittura.

Questo mio lavoro ha una forte ragione umana e sociale. In un’epoca di totale perdita di identità e di pericolose derive di pensiero che tendono a livellare in una dimensione planetaria le differenze e a massificare l’individuo fino a ridurlo a puro numero, sembra che nessuno voglia essere EGO, nessuno trovi più l’interesse e la forza di essere l’uno che esce dalla folla. Io intendo difendere con le mie canzoni e con tutta l’energia possibile la coscienza di essere chi siamo, abbracciando tutti i nostri colori e tutte le nostre diversità.

Nella folla sta sparendo la responsabilità del singolo, che oggi è pronto a rinunciare alla libertà, e delegare ad altri se stesso per l’angoscia di dover scegliere il suo destino. Dobbiamo tornare al centro. Stanno saltando costituzioni, diritti, valori secolari, meriti; è scomparsa la privacy e domina l’apparire e l’educazione alla paura. L’EGO di ognuno di noi più che mai oggi è chiamato ricucire il lacerato rapporto tra la nostra anima e il mondo.