ABBAGNATO splende con un omaggio a Stradivari e Petit

splende con un omaggio a Stradivari e Petit

di EMANUELA CASSOLA

Alta tensione per l’attesa del debutto del Galà di danza proposto en plain air, presso la moderna struttura dell’Arena Giardino a Cremona , a corona dell’antica Fornace, monumento simbolo della industrializzazione.

La sesta edizione del Festival di MEZZA ESTATE, a cura di Daniele Cipriani, ospita la première danseuse Eleonora Abbagnato , glorioso vanto italiano della danza nel mondo, chiamata insieme ad un ventaglio di artisti internazionali, a rendere omaggio al liutaio Antonio Stradivari ed all’antica arte dei preziosi strumenti ad arco, come i violini , conosciuti universalmente.

La recente scomparsa dell’ottuogenario Roland Petit, maestro e mentore per numerosi ballerini , offusca lievemente il tema della serata, rubando le scene suo malgrado per la notizia annunciata.

Con questa prospettiva, il pubblico elegante delle grandi occasioni, accorso in ottocento persone pronto ad incoronare di applausi la beniamina palermitana,Ètoile a l’Opera di Parigi, rimane a bocca asciutta per i due pas de deux, proposti, troppo brevi, per entrare in relazione con gli interpreti.

Senza aver mai udito nessuna partitura musicale di Stradivari,interpretata dagli artisti chiamati per l’evento, motivo dei festeggiamenti in essere, accompagnati dalle immagini scenografiche del video artista Massimiliano Siccardi, splendidi cammei coreografici hanno dato vita al ricordo di Roland Petit in più interventi danzati.

Menzione speciale al giovane tredicenne interprete virtuoso, Aran Andrew Bell, in Petit Pan, che ha offerto un fuori programma con manège, grandi salti e fouettè, con cilindro, tratti dal Pipistrello., coreografia di Petit, da cui le etoile di Vienna , Maria Iakovleva ed il suo partner Kirill Kurlaev hanno dato un’esempio di temperamento grazia e potenza plastica , come nel valzer di Moszkowski.

Dinamiche e fluide linee nello spazio speculari, sono i movimenti coreografici di Hans Van Manen interpretati dai Primi ballerini del NDT, Shirley Esseboom e Percevale Perks. Il lieve infortunio di Benjamin Pech uno dei partner di Eleonora, ha visto calcare le scene ,dal degno sostituto, MIk Zeni primo ballerino del teatro alla Scala , duettando con Hervè Moreau, primo ballerino dell’Opèra di Parigi, nel capolavoro di Petit tratto da Proust, virilmente esibiti. Un a solo lieve e fugace come la Morte del Cigno , ha messo in evidenza il lirismo teatrale dell’interprete Maria Iakovleva. Ma tutto questo straordinario talento in scena non è bastato.

In conclusione, la giovane sposa Eleonora Abbagnato , convolata a nozze , in giugno, con il calciatore, Federico Balzaretti. Con i tacchi e in punta di piedi , nel Rendez-Vous di Petit, e nella Dama delle Camelie, è stata una meteora, rispetto a quanto avremmo voluto mirarla ed applaudirla , reduce dal grande successo di pubblico al Vittoriale per l’omaggio a d’Annunzio.

Intervista In camerino in mezzo a tulle , tutù e scarpette , ci attende un’Eleonora frettolosa, pronta , per ripartire per altri impegni professionali, e tre giovani bambine, ad aiutarla.

Ci ha regalato intense emozioni. E’ una serata speciale con la perdita del grande Maestro Petit, come si è preparata, e cosa ha provato nell’interpretare il passo a due Rendez- Vous, un’appuntamento con la morte?

“…Era molto tempo che non si danzava questo balletto all’Opèra , e in questi ultimi giorni ,lo stesso Petit, ha sempre assistito e corretto i danzatori sul palcoscenico, con interpretazione e passione . La Morte è la più bella donna, diceva…”

Un’altra donna, forte e passionale, come la Dama delle Camelie, trova similitudine ? “ …Sì. Sono ruoli che mi si addicono, e molto cari a Roland Petit, che amava il contrasto tra dolcezza , leggerezza e forza di carattere interpretativo nei ruoli femminili…”